HADOSHIATSU: la Fisica Quantistica incontra lo Shiatsu
Di Patrizia Stefanini
Pubblicato in Scienza e Conoscenza nel 2013
Origini dello Shiatsu
In questa originale descrizione Pauline Sasaki, compianta Maestra ed Amica, ci racconta le origini dello shiatsu:
Le radici dello Shiatsu vanno ricercate nel vasto e antichissimo mondo della Medicina Tradizionale Cinese. I principi che ne sono i cardini prendono origine da una storia avvincente: al Tempo in cui in Cina la religione dominante proibiva qualunque tipo di invasione chirurgica all’interno del corpo umano, che avrebbe permesso di svelare la struttura e le funzioni del corpo umano, i medici cinesi svilupparono, tramite l’osservazione e l’intuito, una metafora che descrivesse l’anatomia e la fisiologia del corpo. Questo concentrarsi maggiormente sulla percezione della vita, piuttosto che sull’anatomia, è la differenza fondamentale tra la medicina occidentale e orientale. Quando il corpo è analizzato da un punto di vista anatomico, si mostra come un insieme di parti separate. Esaminato da un punto di vista energetico orientale invece, esso è il risultato di una forza dinamica vitale (Ki) che fluisce tra tutti i tessuti e gli organi del corpo.
Secondo la tradizione, é il fluire libero ed equilibrato della forza vitale attraverso i “meridiani” che stabilisce il grado di salute. Questo è lo scopo che si prefiggono le tecniche e discipline mediche orientali, Agopuntura e Shiatsu inclusi.
Diffusione dello shiatsu in occidente
Sul finire degli anni settanta del secolo scorso, lo Shiatsu ed altre discipline e medicine tradizionali nate e praticate in Oriente, si diffondono in Europa. Trovano terreno fertile nelle generazioni dei mutamenti sociali e culturali post sessantotto. Alla diffusione segue un adattamento culturale, quindi si producono ramificazioni e commistioni con altre discipline e, tra gli anni novanta e il primo decennio del nuovo millennio, si assiste ad una diffusione e popolarità crescente.
Recano con sé il seme fertilissimo di una visione olistica[1] della salute. Ma c’è qualcosa in più. Il “Ki”, (in Giapponese), o “Chi” ( in Cinese), ideogramma che può essere tradotto come “energia” o soffio vitale”, si rivelerà essere molto più di una metafora. Una traduzione occidentale potrebbe paragonarlo alla Coscienza. Ma diversamente da questa, il Ki si incarna, è strettamente connesso agli organi ed alle loro funzioni, la sua circolazione è spesso collegata a quella del sangue. Ed ancor di più, può manifestarsi sotto forme molto variabili, come osso e come rabbia, come desiderio di cambiare e come anelito al divino!
Più che concetto filosofico e spirituale, il Ki è una formidabile intuizione. E’ sorprendente constatare come oggi le teorie più accreditate della Fisica quantistica moderna riflettano così bene la sua natura. Secondo queste, infatti, la salute è il risultato di una serie di fattori collegati al mantenimento della dinamicità, dell’armonia e della correlazione tra le diverse parti del sistema. Ed il Ki, in questo senso, gioca un ruolo essenziale.
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